Nel contesto socio-economico della seconda metà del XVI secolo, un periodo di profonde trasformazioni culturali e conflitti religiosi, l’imprenditore librario Christophe Plantin (1555-1589), emerse ad Anversa come una figura eccezionale nel panorama editoriale europeo. Questo studio si propone di svelare i meccanismi che regolavano il funzionamento della più importante casa editrice del XVI secolo, mettendo Plantin al centro dell’analisi. La ricerca è stata resa possibile grazie alla conservazione di uno straordinario documento d’archivio, il manoscritto M 296, conservato presso il Museo Plantin-Moretus di Anversa. Questo manoscritto rivela come, già nel XVI secolo, il mantenimento di una posizione di leadership nel mercato del libro richiedesse l’impiego di strategie sofisticate e una profonda conoscenza delle politiche editoriali e di prezzo dei principali concorrenti europei.
Renaud Milazzo ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia, Storia dell’Arte e Archeologia presso l’Université de Versailles Saint-Quentin-en-Yvelines (Paris Saclay) con una tesi sul mercato dei libri di emblemi in Europa tra il 1531 e il 1750. Dal 2018 al 2023, è stato assegnista di ricerca presso l’Università di
Udine e l’Università di Milano come membro del team del progetto EMoBookTrade nell’ambito del progetto speciale EMoEuropeBookPrices (finanziato da Fare-Miur, Italia), con l’obiettivo di studiare il catalogo manoscritto M 296 dei prezzi dei libri registrati da Christophe Plantin, Jan Moretus e dai loro collaboratori. Attualmente è bibliotecario di libri rari presso il Venerabile Collegio Inglese di Roma.
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